Come aprire una pizzeria da Asporto
Aprire una pizzeria al taglio o da Asporto.
Chi va di fretta, chi studia e ha pochi soldi in tasca, chi preferisce la praticità rispetto ad un ristorante o una pizzeria “vera”: queste categorie di persone – e non solo – sono gli abituali consumatori di pizza al taglio. La diffusione di quest’attività economica ha vissuto negli ultimi anni una stagione molto fortunata, venendo incontro alle esigenze di moltissime persone che si trovano nelle condizioni di dover mangiare fuori casa. Accanto a kebab, rosticcerie, take away e paninoteche, le pizzerie al taglio sono estremamente diffuse nei luoghi di passaggio e soddisfano i bisogni di un ampio target di clienti.
Nelle pizzerie al taglio o da asporto, frequentemente, non si serve solo pizza ma anche altri tipi di prodotti da forno (come ad esempio panzerotti, focacce, crêpes, torte salate, arancini, patate fritte) o specialità dolci; questo consente al locale di ampliare la propria offerta, venendo così incontro alle esigenze del consumatore che in questo modo può optare per l’una o per l’altra specialità.
Cosa serve per aprire una pizzeria al taglio o da asporto.
Per avviare una pizzeria al taglio, innanzitutto è importante scegliere il luogo adatto: è necessario infatti che il locale sia ubicato in zone ben frequentate come, ad esempio, nelle prossimità di stazioni ferroviere o degli autobus, ma anche lungo le vie del centro o vicino a scuole, centri commerciali, uffici, parchi cittadini, università. Il locale ideale può essere anche di piccole dimensioni: tipicamente lo spazio aperto al pubblico corrisponde a quello di un’ampia vetrina, al cui interno si trova il bancone nel quale esporre i cibi pronti ed, eventualmente, qualche sgabello, mensola o tavolino che consenta di mangiare all’interno del locale. In genere, un locale di 40 o 50 metri quadri, comprensivi di spazio vendita e laboratorio retrostante, è sufficiente per una pizzeria al taglio.
Dal punto di vista burocratico è necessaria l’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane e l’autorizzazione dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale) che, mediante appositi controlli, certifica che i locali siano in regola con le normative igienico-sanitarie vigenti. Il personale che lavora nella pizzeria, inoltre, deve essere munito dell’apposito libretto di idoneità sanitaria, che deve essere rinnovato ogni anno.
Chi è deciso ad aprire una pizzeria al taglio o,da asporto, deve investire nelle attrezzature necessarie per la preparazione della pizza: impastatrici e forno elettrico o a gas sono le più onerose dal punto di vista economico, ma servono anche appositi tavoli da lavoro in acciaio refrigerati, armadio fermalievitazione, tramogge per la farine, stendipizza o pressa meccanica. Ad essi vanno aggiunte le attrezzature necessarie alla conservazione delle materie prime, come ad esempio celle frigorifere o un apposito frigorifero per alimenti da produzione, della capienza minima di 700 litri; affettatrice, bilancia, friggitrice, portalastre per pizza completano la dotazione del retro del locale, destinato alla produzione. Non devono mancare appositi lavandini in acciaio inox, lavamani e appositi prodotti per la pulizia; servono poi gli “attrezzi del mestiere” per preparare, cucinare e servire la pizza al taglio e le altre specialità (pale per infornare, teglie, spatole, tagliapizza…), nonché le divise di chi lavora nell’esercizio commerciale.
Infine c’è da arredare la parte del locale accessibile alla clientela con appositi banconi per pizza riscaldati, retrobanco, registratore di cassa, e gli eventuali tavolini, mensole e sgabelli. Dal punto di vista dell’investimento economico bisogna conteggiare anche le eventuali spese per l’affitto (o l’acquisto) del locale, i consumi di gas, acqua, energia elettrica, la tassa sui rifiuti, gli oneri fiscali e la tenuta della contabilità da parte di un commercialista.
All’interno del locale può anche essere collocato un distributore automatico di bibite fresche, affiancato magari da una macchina per il caffè sempre di tipo automatico. Questo accade quando il locale non è provvisto dell’apposita licenza di somministrazione.
Le pizzerie al taglio o da asporto, giocano gran parte delle loro carte nell’attrattività nei confronti delle persone di passaggio, e per questo i locali dovrebbero essere accoglienti ed invitanti. Per fare ciò, oltre ad una grande e luminosa vetrina che consenta di vedere all’interno del locale, lo stesso dovrebbe essere arredato con gusto, dipinto con colori caldi, pulito ed ordinato; il design dell’arredamento può essere di tipo moderno o classico, a seconda delle preferenze.
La gentilezza di chi vi lavora, e la propria professionalità e competenza sono altri punti da tenere bene in considerazione: chi serve la pizza o gli altri prodotti deve curare il proprio aspetto mediante un abbigliamento consono che preveda preferibilmente una cuffietta sui capelli a scopi igienici. Un’altra avvertenza molto importante è che persone diverse dovrebbero occuparsi della preparazione del cibo (e della sua somministrazione) e delle operazioni di cassa. Questo per una misura igienica molto importante, ovvero non manipolare alternativamente il denaro ed il cibo. Se il locale è piccolo o prevede un numero limitato di dipendenti, è bene che questi utilizzino appositi guanti usa e getta per evitare la contaminazione dei cibi.
Marketing e offerta di qualità
Le pizzerie al taglio sono in genere ottimi investimenti per chi desidera avviare un’attività di conduzione a livello familiare. Un numero di due o tre addetti può infatti essere sufficiente per la gestione di questa attività, dalla preparazione dei cibi alla vendita al banco. Fra i problemi maggiori è la necessità di reperire un pizzaiolo capace e competente, che sia in grado di realizzare un prodotto di qualità. Spesso, infatti, la pizza al taglio è considerata un cibo di bassa qualità poiché si tende a lesinare sui costi delle materie prime e delle lavorazioni; tuttavia, investire in un prodotto che abbia un buon rapporto qualità/prezzo consente di crearsi una clientela frequente, mediante il processo di fidelizzazione. Di pizzerie al taglio, si sa, esiste un’offerta grandissima ed i prezzi sono in genere abbastanza livellati fra loro, per evitare la competizione reciproca; quello che fa la differenza fra un locale con molti clienti ed uno semideserto è la qualità della pizza servita, la varietà nella scelta dei prodotti e, perché no, anche la cordialità di chi serve al bancone.
Nel caso ci si voglia cimentare direttamente nel mestiere di pizzaiolo, è importante seguire corsi di formazione professionale svolti da enti certificati, che prevedano una formazione teorico-pratica. Queste importanti opportunità formative, oltre ad essere necessarie per legge, consentono di acquisire le competenze che poi possono essere ulteriormente sviluppate ed affinate mediante l’affiancamento ad un pizzaiolo professionista, al fine di apprendere i “segreti del mestiere”.
È bene ricordare che una pizzeria al taglio richiede un notevole impegno in termini di tempo: si parla infatti di un’apertura che può andare dalle prime ore del mattino sino ad oltre mezzanotte, perciò è necessario prevedere dei turni per il personale che vi lavora. I turni di lavoro possono essere molto intensi e faticosi, soprattutto quelli a cavallo della pausa pranzo o dell’orario di cena. Oltre agli orari di apertura della pizzeria, inoltre, bisogna tenere in considerazione il tempo, a monte, necessario per preparare gli impasti e cuocere le pizze.
Il marketing, la pubblicità ed il passaparola sono importantissimi aspetti, corresponsabili del fallimento o del successo di una pizzeria al taglio. È bene perciò, al momento dell’apertura, invogliare i potenziali clienti a provare le specialità offerte, ad esempio con sconti, promozioni, offerte. Ottimi mezzi di comunicazione sono volantini, inserzioni su radio e giornali locali, affissioni in luoghi pubblici. Una buona soluzione potrebbe essere quella di prevedere sconti durante il primo periodo di apertura del locale, oppure “tessere fedeltà” che offrano al cliente, ad esempio, una consumazione gratuita al raggiungimento di un certo numero di acquisti. In questo modo è possibile attrarre e mantenere una clientela duratura nel tempo.
Consegne a domicilio
Non di rado le pizzerie al taglio affiancano, al classico servizio al banco, anche la possibilità di consegne a domicilio mediante prenotazione telefonica. Si tratta di un’opzione da ponderare attentamente, poiché comporta ulteriori investimenti che non sono affatto di poco conto. Innanzitutto è necessario acquistare i mezzi di trasporto: i classici motorini oppure, in casi più rari e se si prevede di consegnare pizze di grandi dimensioni (come quelle “schiacciate”, o al metro) una vera e propria autovettura. Il mezzo deve essere dotato di un apposito box riscaldato per il trasporto delle pizze, ed è necessario sostenere i costi per assicurazione dei mezzi, tasse di proprietà, revisioni, manutenzioni e acquisto dei carburanti. E, ovviamente, la retribuzione del fattorino. Molte pizzerie, per abbattere i costi e svincolarsi da questi oneri, si avvalgono di consegne a domicilio mediante i mezzi propri messi a disposizione dai fattorini, a fronte di un rimborso spese chilometrico.
La gran parte delle pizzerie prevede il pagamento di una quota fissa, a pizza o a consegna, come maggiorazione sul prezzo allo scopo di ammortizzare le spese di trasporto. Altre, invece, offrono la consegna gratuita al fine di essere maggiormente concorrenziali. Questa scelta è più rischiosa dal punto di vista economico poiché, essendo i costi di consegna decisamente onerosi, è necessario poter contare su un elevato numero di consegne per rimanere (almeno) in pari con le spese. Una strategia spesso attuata, per non rischiare dal punto di vista economico, è quello di offrire pizze ed altri prodotti ad un prezzo leggermente più elevato rispetto alla norma, e che comprendano quindi già una sorta di “compensazione” per le spese di consegna a domicilio.
Molte pizzerie che effettuano consegne a domicilio offrono un servizio gratuito solo nei primi tempi di apertura del locale, a scopo promozionale e per crearsi una clientela fidata. Anche questa è una strategia che può essere valida, a patto che si riesca a “conquistare” la clientela con la qualità dei propri prodotti: a fronte di questo apprezzamento, i clienti saranno probabilmente disposti nel futuro a sostenere le eventuali spese di trasporto.
Considerazioni economiche
Aprire una pizzeria al taglio è un’opzione estremamente valida nel caso non si possiedano molti capitali, ma si abbia tanta voglia di fare, creatività e passione. I margini di guadagno possono essere molto elevati, se la pizzeria lavora bene e si crea una clientela abituale.
A conti fatti, in genere i ricarichi sui prodotti in vendita sono decisamente alti. Si calcola che, per un trancio di pizza margherita, il ricarico è di circa tre volte rispetto alle spese sostenute. Questo significa, ad esempio, che gli ingredienti per un trancio di pizza venduto a 2.50 euro non costino al gestore più di 60 centesimi. Margini di guadagno ancora superiori si possono ottenere dalla vendita delle bibite mediante i distributori automatici: il ricarico su lattine e bottiglie di bevande (sia alcoliche che analcoliche) può essere anche di sei o sette volte.
Tutto quanto detto sinora si riferisce all’avvio di un’attività in proprio, ma è bene ricordare che esiste anche la possibilità di aprire una pizzeria al taglio in franchising. Questo comporta l’appoggiarsi ad un marchio noto, ed aprire un locale ad esso affiliato; l’azienda si occupa in genere della maggior parte delle questioni burocratiche, logistiche ed organizzative, a fronte di un investimento economico iniziale e di una percentuale sui guadagni futuri. Anche questa opzione può essere tenuta in considerazione, soprattutto da chi non se la sente di intraprendere il difficoltoso e lungo adempimento di tutte le pratiche necessarie all’apertura del locale. L’aspetto negativo di questa opzione è, oltre ad un minor margine di guadagno da parte del proprietario, anche la minore “libertà” di gestione dell’esercizio commerciale stesso, che rimane vincolato alla società di franchising non solo in termini di marchio, ma anche di organizzazione del lavoro e tipologia di prodotti offerti.
Come aprire una pizzeria al taglio
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Siti internet per approfondire
Pizzerie al taglio
Portale della pizza al taglio, contenente un vero e proprio database georeferenziato su GoogleMaps con le pizzerie al taglio sparse per l’Italia ed il resto del mondo.